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Un ponte tra le generazioni

2024-05-14 16:48

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Un ponte tra le generazioni

L’abbigliamento offre la possibilità di confrontarsi con le tradizioni locali e con la storia di un popolo. Il vestirsi sembra poter costituire un "ponte" tr

La moda e le generazioni sono strettamente intrecciate, e il loro rapporto è influenzato da una serie di fattori, tra cui l’identità, i valori e le tendenze culturali. Vediamo alcune considerazioni interessanti riguardo alla moda e alle diverse generazioni:

Generazione Z e Moda:
La Generazione Z, composta dai giovani nati tra il 1997 e il 2012, sta riscrivendo le regole dello stile. Questi giovani sono una parte significativa del mercato attuale e futuro, rappresentando circa un terzo della popolazione mondiale.
La moda per la Generazione Z è caratterizzata da un forte bisogno di autenticità, diversità e sostenibilità. Questi giovani cercano abbigliamento che trasmetta un messaggio e che pratichi realmente i valori di inclusività e sostenibilità.
Gli abiti per la Generazione Z spesso riflettono un’estetica genderless, con capi come felpe oversize, giacche in jeans, t-shirt ampie e sneakers. Questo stile risolve il delicato tema dell’identificazione sessuale attraverso l’abbigliamento.
Differenziazione e Identità:
Le nuove generazioni utilizzano la categorizzazione sociale per rafforzare la propria identità. Confrontandosi con gruppi percepiti come vincenti o perdenti, proiettano gli aspetti positivi su se stessi (in group) e depositano gli aspetti negativi sugli altri (out group).
L’adolescenza è un momento cruciale per la formazione dell’identità, e gli adolescenti spesso utilizzano l’abbigliamento per comunicare il proprio sé e differenziarsi dagli adulti e dai loro coetanei.
In sintesi, la moda è uno strumento potente per esprimere l’identità e differenziarsi all’interno delle diverse generazioni. Ognuna di esse ha i propri stili preferiti e valori, ma la moda rimane un linguaggio universale che parla a tutti, indipendentemente dall’età.

Per approfondire

https://www.psicologiadellamoda.com/wordpress/generazione-z-e-moda/



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PROGETTO SETA

(Servizio Telematico di Assistenza Domiciliare Integrata)

  Relazione conclusiva del progetto

  Questi ultimi decenni hanno registrato un enorme progresso tecnologico tale da imporre alle scienze in generale progressi di particolari dimensioni.

 Sia nell’ambito della geriatria di base che di quella applicativa si stanno introducendo tecnologie tali che solo qualche decennio fa sarebbero sembrate molto distanti dagli interessi reali del cittadino anziano. L’invecchiamento della popolazione pone enormi problemi soprattutto in presenza di malattie croniche capaci di incidere profondamente sulla qualità di vita.

L’anziano non va più considerato oggetto da “archiviare” in un ospizio, quando non autosufficiente, ma deve sempre più essere visto come una persona da curare, quando si ammala, nel proprio ambiente di vita.

Questo significa modificare completamente l’approccio alla persona anziana e al non autosufficiente in generale, e si pone come unica possibile soluzione alternativa nei confronti di un fenomeno, anche da un punto di vista quantitativo,  sempre più in espansione.

L’attuale popolazione della provincia di Matera risulta di 204.108 abitanti dei quali 47.697 sono ultrasessantenni.

Il programma del progetto SETA (Servizio Telematico di Assistenza Domiciliare Integrata) ha avuto inizio con una indagine sui bisogni reali delle persone anziane non autosufficienti parziali o totali residenti nei Comuni contemplati dal “Gal Le Macine”.

Tale indagine è stata condotta coinvolgendo persone ultrasessantenni, tramite somministrazione di un questionario o attraverso intervista telefonica. I dati forniti sono stati elaborati in un Report finale.

In questa fase sono state progettate e programmate in dettaglio le attività sul territorio afferente al GAL-Le Macine, con le tecniche e metodi propri dell’azione-partecipata, che ci hanno permesso di individuare, rispetto ai bisogni espressi dagli anziani e loro familiari nonché dai rappresentanti istituzionali, le linee essenziali di  sperimentazione del Servizio e di informazione e promozione.

L’analisi dei bisogni espressi ci hanno permesso di fare uno studio scientifico sulle caratteristiche socio-sanitarie della popolazione anziana interessata, al fine di rilevare le dimensioni quantitative e qualitative della domanda, nonché la ricaduta in termini di qualità di vita che questo servizio potrebbe indurre.

In particolare l’attività di ricerca-azione ha sviluppato le seguenti fasi:

Progettazione ed elaborazione ad hoc dello strumento di indagine : questionario.

Indagine e Ricerca sul campo (Interviste e somministrazione del questionario)

Elaborazione e analisi dei dati raccolti

Incontri con i responsabili del servizio ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) dell’Azienda ASL n.5 di Montalbano Jonico

Colloqui con funzionari e titolari degli Assessorati alle politiche sociali dei Comuni interessati

Valutazione della normativa della Regione Basilicata in vigore attinente all’assistenza domiciliare

Un costante e diretto rapporto è stato curato con il prof. Fabrizio Ricci del Centro Nazionale delle Ricerche, nostro consulente nel progetto SETA.

Due giornate di studio sono state poi riservate per l’elaborazione e la definizione degli interventi tecnici informatici curati da un’azienda leader del settore: I & T – Informatica e Tecnologia S.r.l. con sede a Bari.

Inoltre e stata particolarmente curato l’aspetto di comunicazione e formazione prevista nel progetto in collaborazione con una società con sede a Roma: SIDEA S.r.l. – Servizi per la comunicazione e l’immagine.

Lo studio di fattibilità prodotto permetterà di implementare un’esperienza pilota di servizio di Telemedicina applicata nel territorio del distretto socio-sanitario di Stigliano, andando a coprire le esigenze dell’anziano con patologie croniche fino all’ammalato che richiede un controllo specialistico continuativo.

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         Centro Studi Intergenerazionale    

 Via Pietro Nenni 28  Matera
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