TRADUCI

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Giornata Internazionale delle Persone Anziane
1° ottobre 2016

La Giornata Internazionale delle Persone Anziane è l’occasione per mettere in evidenza gli importanti contributi che gli anziani apportano alla società e aumentare la consapevolezza dei problemi e le sfide dell’invecchiamento nel mondo di oggi.

Il tema per il 2016, che vogliamo sottoporre alla riflessione di tutti, è la discriminazione in base all’età, considerando l’impatto negativo che ha sulla persona anziana.

La risoluzione dell’Assemblea Mondiale della Sanità relative al Piano del Global Strategy sull’invecchiamento, adottata nel maggio 2016, invita il Direttore generale per lo sviluppo, in collaborazione con altri partner, a sostenere una campagna di informazione per combattere la discriminazione basata sull’età e raggiungere l’obiettivo di migliorare l’esperienza quotidiana di questo ciclo di vita ed ottimizzare l’integrazione tra le diverse generazioni.

La discriminazione in base all’età di una persona è diffusa e rappresenta una pratica insidiosa che ha effetti nocivi per la salute fisica, psichica e sociale degli anziani. Quest’anno, chiediamo a chiunque di mettere in discussione questi atteggiamenti interiorizzati, e comprendere il grave impatto che questi atteggiamenti hanno.

Per gli anziani, la discriminazione in base all’età è una sfida quotidiana. Ritenuto inutile per le attività produttive e stereotipato nei media, tale atteggiamento emargina le persone anziane nelle loro comunità.

La discriminazione in base all’età è ovunque, eppure è un fenomeno il più socialmente “normalizzato” di ogni pregiudizio, e non è ampiamente contrastato – come il razzismo o il sessismo. Esiste quando i media ritraggono tutti i vecchi come “fragili” e “dipendenti”.

Essa influenza (inconsciamente o attivamente) il policy maker ad optare per il contenimento dei costi non apportando i necessari adattamenti e investimenti in infrastrutture e servizi per l’invecchiamento della società Questi atteggiamenti, pervasivi ancora invisibili, portano alla marginalizzazione degli anziani all’interno delle nostre comunità ed avere impatti negativi sulla loro salute fisica e il loro benessere psicosociale.

Le persone anziane che si sentono un peso possono anche percepire la loro età come “un’età inutile”, mettendoli a rischio di depressione e isolamento sociale. La ricerca scientifica mostra che gli adulti più anziani con atteggiamenti negativi circa l’invecchiamento possono vivere 7,5 anni meno di quelli con atteggiamenti positivi.

Norberto Bobbio durante una sua Lectio magistralis “De senectute” così affermava : “Ho accennato a molti modi di vivere la vecchiaia. Qualcuno potrebbe chiedermi, ma tu come la vivi? In quest’ultima parte del mio discorso credo di averlo lasciato capire. Direi con una parola che ho la vecchiaia melanconica, intesa la malinconia come la consapevolezza del non raggiunto e del non più raggiungibile. Vi corrisponde l’immagine della vita come una strada, ove la meta si sposta sempre in avanti, e quando credi di averla raggiunta, non era quella che ti eri raffigurata come definitiva. La vecchiaia diventa allora il momento in cui hai la piena consapevolezza che il cammino non solo non è compiuto, ma non hai più il tempo di compierlo, e devi rinunciare a raggiungere l’ultima tappa.

La malinconia è temperata, tuttavia, dalla costanza degli affetti che il tempo non ha consumato.”

E’ sicuramente il recupero degli “affetti” intesi come attenzione alla vita in tutti i suoi cicli che dobbiamo tutti recuperare in questa nostra società anche perché “Saper invecchiare è il capolavoro della saggezza, e una delle cose più difficili nell’arte difficilissima della vita”

1 ottobre 2016                                                                                                                                                  

Comunicazione intergenerazionale: un’opportunità per crescere

2024-08-30 08:22

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COMPRENSIONE E CONDIVISIONE DELLE ESPERIENZE,

Comunicazione intergenerazionale: un’opportunità per crescere

La comunicazione intergenerazionale è un aspetto fondamentale per la coesione sociale e il benessere di tutte le età.

La comunicazione intergenerazionale è un aspetto fondamentale per la coesione sociale e il benessere di tutte le età. Esploriamo insieme cosa significa e perché è così importante.
Definizione: La comunicazione intergenerazionale si riferisce allo scambio di conoscenze, esperienze e idee tra persone di diverse generazioni. Questo dialogo favorisce la comprensione reciproca e la collaborazione tra giovani e anziani.
Benefici:
Trasmissione della Conoscenza: Gli anziani possono condividere le loro esperienze di vita, competenze e saggezza con i giovani. Ad esempio, una nonna che insegna alla nipote come preparare una ricetta tradizionale.
Innovazione e Progresso: I giovani portano nuove prospettive e conoscenze tecnologiche, stimolando l’innovazione e il progresso. Ad esempio, un ragazzo che mostra al nonno come utilizzare un’app di messaggistica.
Coesione Sociale: L’interazione tra generazioni rafforza il senso di comunità e il benessere individuale e collettivo.
Sfide:
Stereotipi e Preconcetti: Il conflitto generazionale può derivare da stereotipi e mancanza di comprensione reciproca.
Esclusione Sociale: Gli anziani possono sentirsi esclusi dalla vita moderna a causa di fattori storico-sociali e mancanza di dialogo.
Importanza: Considerando l’aumento dell’aspettativa di vita, promuovere la comunicazione intergenerazionale è essenziale per una società equilibrata e coesa. Gli anziani non sono solo destinatari passivi, ma attivi contributori al benessere sociale.
In sintesi, la comunicazione tra generazioni è un’opportunità per crescere, imparare e costruire legami significativi.


Per approfondire


Comunicazione intergenerazionale: un’opportunità per crescere - Leadership & Management Magazine (leadershipmanagementmagazine.com)