Cos'è l'Ageismo( parte 1 )

E’ un fenomeno sociale e culturale basato sul fatto che la condizione anziana viene quasi negata da una società ad impronta giovanilistica con una forma di spregio mass mediatico dell’immagine anziana, ridotta a caricatura forviante e discriminante o peggio a sole immagini deteriori. (Buttler 1960)
Questo dato si ripercuote spesso anche sulla possibilità di accesso alle cure ... con pregiudizi culturali ed organizzativi . La progressiva e persistente crescita del numero degli individui in età geriatrica ha portato ad una modificazione dell’attuale scenario di cura e ad un parallelo incremento dell’utilizzo delle risorse in campo sanitario (risorse umane, strutturali, economiche, etc) di questa fascia di età.
Questi cambiamenti in associazione alla mancanza di dati evidence-based sulla popolazione anziana ed alla necessità di razionalizzare le limitate risorse sanitarie hanno contribuito a creare atteggiamenti discriminatori nei confronti degli anziani.
In America, Buttler nel 1969, per primo, introdusse il termine di “ageismo” , per indicare un atteggiamento stereotipato e discriminante della società nei confronti degli individui anziani.
In Italia contemporaneamente il Prof. Francesco Maria Antonini, coniava il termine “geragogia” con l’intento di contrastare questa nuova forma di razzismo culturale e di riproporre un’idea della vecchiaia, quale occasione di ulteriore crescita non soltanto per il singolo ma per l’intera collettività.
L’invecchiamento viene istintivamente associato in medicina all’inevitabile presenza di patologie ed alla riduzione dello stato di salute.
Infatti, la rappresentazione dell’anziano è spesso impropriamente associata a concetti di disabilità e fragilità, ad indicare che nell’immaginario collettivo lo stereotipo di anziano più comune è quello di un individuo non indipendente, e con deficit funzionali e/o cognitivi.
Per contrastare questo stereotipo, stante il progressivo incremento del numero di anziani con mantenute capacità cognitive ed autonomia funzionale, si è arrivati a parlare di invecchiamento di successo (“healthy aging” o “aging well”).